“Sfido chiunque a indicare un altro governo, un altro Parlamento, impegnato come noi in un complesso di riforme”. Così, nellambito delle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, ha commentato il presidente del Consiglio. “Non siamo i primi della classe ma non accettiamo lezioni ha aggiunto Gentiloni – e lavoriamo nell’interesse comune anche per correggere le politiche dell’Unione e per una politica estera e di difesa comune”. Il premier ha inoltre tenuto a sottolineare che “all’Ue deve essere chiaro chein Italia le riforme non si sono fermatee non hanno rallentato il loro cammino”.
M.