“Quello a cui abbiamo assistito di recente nel corso delle ultime settimane, e forse qualche mese, è qualcosa di più di una guerra fredda. Non so come chiamarla, ma non è qualcosa che esiste da poco perché non credo che l’Occidente e in particolare gli Stati Uniti abbiano interrotto la loro guerra fredda, anche dopo il crollo dell’Unione Sovietica”. Ne è convinto Bashar al-Assad, presidente siriano, che commentando i violenti scontri in atto nel suo paese al quotidiano russo ’Komsomolskaya Pravda’, ha definito un’”invasione” l’operazione militare ’Scudo dell’Eufrate’ che l’esercito turco ha lanciato nel nord della Siria lo scorso 24 agosto. “Quest’incursione è un’invasione ha denunciato il numero uno di damasco – a prescindere se riguardi una piccola o grande porzione di territorio siriano. E’ un’invasione, contro le regole internazionali, contro quelle morali, contro la sovranità della Siria. I turchi vogliono occultare la loro reale intenzione che è quella di sostenere l’Isis e al-Nusra, due gruppi jihadisti che i turchi ancora supportano anche se sono arrivati dicendo ’stiamo combattendo l’Isis’”. Secondo Bashar al-Assad, “I turchi hanno creato l’Isis, l’hanno sostenuto, hanno fornito loro tutto il supporto logistico e gli permettono di vendere il petrolio attraverso i loro confini, con la partecipazione del figlio di Erdogan e della sua cricca. Tutti, tutti, sono stati coinvolti nel rapporto con l’Isis e tutto il mondo lo sa”.
M.