“L’obiezione di coscienza, imposta ai ginecologi più che liberamente scelta, in un Paese dove i padiglioni degli ospedali pubblici e laici sono intitolati a santi, èuna piagache rende la 194 la più tradita delle leggi”. Così Roberto Saviano, affidando a un lungo ed articolato post su Facebook, il suo pensiero rispetto all’interruzione volontaria della gravidanza, tema da cui ha preso spunto commentando la ’protesta nera’ delle donne polacche, lo sciopero nazionale organizzato ieri contro la proposta di legge anti-aborto attualmente in discussione in Parlamento. Il celebre scrittore partenopeo ha introdotto il controverso tema dell’aborto commentando “Questo tema, a noi italiani, dovrebbe essere caro perché, nonostante l’aborto sia legale, le difficoltàche le donne italiane trovano oggi ad abortire sono immense”. Ed a proposito di quanti considerano l’aborto alla stregua di un omicidio, Saviano risponde: “non sanno che ciò che ha portato alla legge sull’aborto che oggi abbiamo in Italia sono state le sofferenze immense subite da chi abortiva clandestinamente. Queste storie le vostre nonne le conoscono ma non ve le racconteranno mai per non farvi soffrire, per proteggervi – ha aggiunto lautore di Gomorra – sappiate, però, che mai legge fu piùnecessariadi questa perché le conseguenze del sesso, per la donna, non costituissero l’ennesima tortura”.
M.