‘L’OBIETTIVO È DI ABBASSARE IL PESO FISCALE, E DI CONTINUARE A LAVORARE SUL TAGLIO DEL CUNEO’, AFFERMA POLETTI. CONCORDE IL MINISTRO CALENDA: ‘MA BISOGNA LAVORARE SULL’EQUITÀ’

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    “Senza un intervento sul cuneo la competizione internazionale sarà sbilanciata. Per questo è un terreno su cui bisogna lavorare sapendo comunque che la dinamica deve fare i conti con il bilancio del nostro Paese”, è quanto ribadito dal ministro del Lavoro,  intervenendo nell’ambito del 18esimo congresso Cisl. Poletti ha affermato che il governo ritiene necessario porsi “l’obiettivo di abbassare il peso fiscale, e di continuare a lavorare sul taglio del cuneo”. Dal canto suo il ministro Calenda si è dichiarato “disponibile a confrontarmi su un taglio dell’Irpef per una maggiore equità ma se avessi un euro da mettere lo investire sul taglio del cuneo fiscale e gli incentivi agli investimenti, le uniche due cose che aumentano la produttività e lo sviluppo di lungo periodo. E’ chiaro – ha aggiunto Calenda – che l’Irpef ha un peso significativo ma credo che le risorse sono quelle che sono e serve una selezione. Una riduzione Irpef dovrebbe essere collegata alla lotta all’evasione ponendo un vincolo di destinazione a favore del taglio delle tasse. Resto a favore dunque di una defiscalizzazione degli investimenti con il rafforzamento dei premi di produttività, alleggerendo il cuneo fiscale e contributivo. Certo, bisogna lavorare sull’equità. Se oggi ho un euro lo investo sulla povertà e per rafforzare gli ammortizzatori sociali. Ma ogni altro euro in più lo investirei sul lavoro e gli investimenti, perché l’unica strategia per un sviluppo vero è quella di lungo periodo”. E il ministro prende ad esempio il bonus sugli 80 euro che a suo dire, “non è l’intervento per la crescita che ho più apprezzato in Renzi ma è stato un ottimo metodo per aumentare l’equità”.

    M.