Introducendo il Consiglio Ue di domani e venerdì il premier Gentiloni ha affermato:”Siamo orgogliosi del buon esempio che abbiamo dato e dei risultati conseguiti” e per i quali, ha tenuto ad aggiungere sottolineando quanto affermato in proposito da Juncker, “l’Italia ha salvato l’onore dell’Europa. A chi si entusiasma per l’affermarsi di posizioni sovraniste in Europa ha affermato il presidente del Consiglio – dico che si rallegra per qualcosa che va contro gli interessi dell’Italia, perché il moltiplicarsi di frontiere sigillate non è un vantaggio per l’Italia e dovremmo contrastare queste posizioni sul piano politico e diplomatico e il Parlamento dovrebbe condividere tale impostazione. Sottolineando poi lo scampato rischio della Ue rispetto alla crisi, il premier ha esortato a non rassegnarsi all’idea che si va avanti con quello che c’è, a piccoli passi, con la velocità dettata dai vagoni più lenti, quei Paesi che dall’Europa vogliono solo vantaggi senza condividere i suoi impegni, valori e obiettivi comuni. L’Italia è dalla parte di chi chiede più Europa e non di chi all’Europa si contrappone. In Europa siamo in una fase contraddittoria, con elementi favorevoli come una crescita stabilmente attorno al 2,2% nell’eurozona, e risultati elettorali che consolidano le forze che spingono per una maggiore integrazione”. E non a caso la stessa Brexit, pur nel “rispetto verso la decisione democratica ha aggiunto il capo dellesecutivo – non ha avuto le conseguenze magnifiche e spettacolari promesse” e il Regno Unito si trova in un contesto di innegabile e maggiore difficoltà”. Quindi, in merito alla politica relativa i flussi migratori, Gentiloni non senza sconforto – ha tenuto a precisare che LUe non si è impegnata all’altezza delle proprie possibilità e tradizioni di civiltà”, rivendicando in proposito il “colpo rilevante inferto dalle scelte italiane al predominio dei trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo”.
M.