‘LE ANALISI INDICANO NELLA VICENDA CONSIP UNO DEI PROBLEMI MAGGIORI DI PERDITA DI CONSENSO. CHI PROVA A FABBRICARE PROVE FALSE DOVRÀ PAGARE’, RENZI SULLA DISFATTA ELETTORALE

Per quanto abbia inizialmente cercato di sminuirne la gravità, in realtà la ‘debacle’ che di voti che ha umiliato il centrosinistra ai recenti ballottaggi, brucia, e tanto. Ed oggi, nell’ambito di  ‘OreNove’, la rassegna stampa del Pd, Matteo Renzi è tornato a commentare la situazione, analizzandone le dinamiche: “Ci scherzo, ma non c’è niente da scherzare: su questa vicenda ho perso molto consenso – ha spiegato il segretario Pd – le analisi indicano nella vicenda Consip uno dei problemi maggiori di perdita di consenso. Io la prendo sul ridere perché sono fatto così e penso sia sempre meglio sdrammatizzare. Ma questa vicenda è enorme, sulla quale non smetteremo di chiedere la verità. Sulla vicenda Consip, le indagini sono in corso. Noi diciamo con molta chiarezza che è giusto andare avanti fino in fondo nella ricerca della verità. Ma noi vogliamo anche sapere se qualcuno ha deciso di fabbricare delle prove false, contro il presidente del Consiglio. Quanto a me, io continuerò a dire ai miei figli quello che gli vado dicendo da mesi, ossia che devono avere fiducia. Il Paese – ha quindi concluso Renzi – ha istituzioni solide e sane ma dico anche che se c’è qualcuno che ha sbagliato dovrà pagare, chi prova a fabbricare prove false deve risponderne”.

M.