Nel Paese per antonomasia attento ad ogni dettaglio per quel che concerne il vissuto del quotidiano, benché ancora distanti, le attenzioni della Germania sono già rivolte allappuntamento elettorale del prossimo settembre. Ad impensierire i vari schieramenti in campo, sarebbe soprattutto leventualità di ingerenze esterne nella campagna elettorale in vista del voto. E a tal proposito, gliesponenti cristianodemocratici, attraverso le dichiarazioni rilasciate dal parlamentare Patrick Sensburg, hanno chiesto di rendere perseguibile penalmente la diffusione di notizie false nel timore che queste incidano sulle elezioni federali: “Una disinformazione mirata volta a destabilizzare uno stato dovrebbe essere perseguibile per legge”, ha affermato il parlamentare cristianodemocratico. Opinione condivisa dal suo collega di partito Ansgar Haveling, che parlando con la Rheinische Post ha affermato: “Credo che una punizione più severa sia ragionevolese le false notizie assumono il carattere di una campagna mirata. La Russia ha interesse a dividere e sconvolgere la nostra società, il pericolo è grande”. Ma, come dicevamo, questi non sono timori legati ad una precisa fazione politica, quanto una diffusa convinzione largamente condivisa, che ha finito per convincere anche la cancelliera. La Merkel ha infatti affrontato il tema anche recentemente, intervenendo in parlamento, dove ha voluto sottolineare il ruolo che le notizie false potrebbero avere durante le elezioni di settembre, esortando a regolamentare l’informazione online e adottare misure più dure contro l’incitamento all’odio. E il, leader del gruppo parlamentare socialdemocratico, Thomas Oppermann, ha chiesto che le leggi in vigore vengano usate per combattere “notizie false, teorie cospiratorie, ed incitamento all’odio”.
M.