‘LA CAMORRA E LA CRIMINALITÀ PUGNALANO NAPOLI ALLE SPALLE’. L’ARCIVESCOVO SEPE ANNUNCIA IL MIRACOLO DI SAN GENNARO E FA UNA DENUNCIA SULLE ‘DISEGUAGLIANZE SOCIALI’

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    In occasione dell’annuale prodigio dello scioglimento del sangue di San Gennaro (avvenuto stamane alle 10.38 nel Duomo), l’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, nel corso dell’omelia ha colto l’occasione per denunciare i mali della città e della nostra società. “I mercanti di morte e i meschini professionisti della violenza non prevarranno sulla dignità, la pace e la civile convivenza del nostro popolo, e dovranno arrendersi dinanzi a quegli uomini di buona volontà che lavorano ogni giorno per mantenere viva la speranza di un futuro migliore – ha affermato l’arcivescovo dall’Altare maggiore –  La camorra, la criminalità organizzata, è la piaga più purulenta da estirpare perché capace di contaminare e offendere un corpo già debole e provato”. E, di fronte a “chi pugnala Napoli alle spalle” ha aggiunto Sepe, “c’è chi continua ad amarla senza riserve con onestà, con civismo, col tendere la mano a chi è nel bisogno, col guardare con rispetto, per non sciuparle, le bellezze che ci circondano”. Poi l’alto prelato ha affrontato la gravissima situazione della disoccupazione, perché la mancanza di lavoro “è la piaga più grave e causa principale delle diseguaglianze. La Chiesa di Napoli si sente fortemente interpellata a calarsi nella realtà esistenziale della sua gente, che sta vivendo un momento difficile”. Così facendo “succede di constatare che non tutti possono beneficiare delle stesse opportunità di crescita sociale, per cui accanto ai più fortunati convivono sacche di poveri”. Proprio la mancanza di lavoro “è la causa più grave di queste diseguaglianze, ed è emblematico vedere le saracinesche abbassate di tanti negozi, costretti a chiudere mostrando un panorama avvilente in molte zone della città”. Per ciò che riguarda ‘la cronaca’ della celebrazione, come da tradizione l’ampolla contenente il sangue del santo patrono della città, è stata portata in processione dalla Cappella di San Gennaro all’altare, e già lungo il percorso, ai fedeli è apparso subito chiaro l’avvenuto prodigio ed è scattato un lungo applauso. Poi l’annuncio ufficiale, accompagnato dallo sventolio del fazzoletto bianco da parte di un membro della Deputazione di San Gennaro. Presenti nel Duomo le autorità civili e militari, tra loro il sindaco di Napoli (e in qualità di primo cittadino anche presidente della Deputazione) Luigi de Magistris e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Presenti anche il principe e la principessa Carlo e Camilla di Borbone-Due Sicilie.