Mentre lui prendeva parte alla sua prima seduta da presidente Affari costituzionali in un “clima tranquillo, normale”, come ha riportato un componente della commissione, dalla sede del suo partito, commentando la bagarre di ieri in Senato e la decisione di rinunciare a una poltrona come da accordi destinata al Pd, Torrisi ha commentato lintervento del leader di Ap: “Sono seriamente preoccupato per Alfano: il suo intervento mi è sembrato assolutamente irrituale e inconcepibile. Non c’è stato alcun complotto evidenzia il centrista – è stata una vicenda tutta parlamentare. La mia preoccupazione ora è far funzionare la commissione.Se mi fossi dimesso ieri si sarebbe bloccata, mentre oggi abbiamo concluso la discussione generale e fissato il termine per gli emendamenti”. Poi, in merito alla richiesta di dimettersi se non rinuncia, Torrisi ha le idee chiare: “Vediamo cosa succederà nel Pd. Se ha un nome per il quale vi siano anche i voti…”. Del resto, le 24 ore di tempo concessegli da Alfano per decidere se restare presidente dell’organismo o prendere atto dell’incompatibilità con la permanenza in Alternativa Popolare, Torrisi ha risposto: “Sì, ho visto… ma poi mi domando: come si fa?Che fanno? C’è un’espulsione? Roba che nemmeno il Partito comunista sovietico, lasciando perdere il Partito comunista italiano…”.