‘IL MINISTERO DEL LAVORO ESERCITA IL POTERE DI VIGILANZA IN MANIERA INTIMIDATORIA’, IL DIRETTORE DELL’INPS BOERI CONTRATTACCA ATTRAVERSO UNA MISSIVA DI 18 PAGINE

Quella richiesta di chiarimenti e rilievi da parte del ministero del Lavoro è stata la scintilla che ha acceso il rogo. Il presidente dell’Inps Tito Boeri è passato alle maniere forti accusando il dicastero di via Veneto di rispondere con ritardo alle richieste dell’Istituto su “problematiche di grande rilevanza per i cittadini e il mondo delle imprese” e di esercitare il potere di vigilanza in “funzione intimidatoria”. Ed attraverso 18 pagine di ‘dettagliata relazione’, indirizzata ai ministeri del Lavoro dell’Economia e della Funzione pubblica, Boeri non accetta di essere tacciato come ‘colui che avrebbe scalfito l’immagine dell’Istituto”, e dunque passa al contrattacco: “Le critiche sono estremamente generiche e apodittiche e per lo più prive di riferimenti a specifiche norme di legge o ad atti di indirizzo o di gestione di questo Istituto – scrive il presidente dell’Inps, come rivela l’Adnkronos, che è in possesso del testo – Alcune delle osservazioni, inoltre, intervengono con lunghi mesi, se non anni, di ritardo rispetto agli eventi cui si fa riferimento e paiono ventilareun esercizio del potere di vigilanza del ministeroquasi in funzione intimidatoria. Si ritiene che il compito di chi esercita la vigilanza sull’Istituto debba essere quello di segnalare tempestivamente e puntualmente eventuali illegittimità, avendo cura di indicare espressamente le norme violate, o di evidenziare criticità sul piano del merito o dell’opportunità e, nel caso, prospettare soluzioni”.La lettera passa in rassegna le criticità rilevate dal ministero fornendo una prima risposta “risposta sintetica” nella quale sostanzialmente respinge le critiche. I rilievi del ministero riguardano in particolare la riforma organizzativa dell’Istituto, la gestione finanziaria, dei credito e del patrimonio, gli appalti, il conferimento di incarichi dirigenziali l’affidamento all’esterno della difesa dell’istituto e la trasparenza. E dopo aver ricordato che la legge attribuisce all’Inps autonomia organizzativa per “adempiere alle proprie funzioni”, Boeri denuncia i ritardi del ministero: “Di fronte a tanta solerzia nel muovere le suddette critiche, si registra peraltro un notevole ritardo, non ostante i ripetuti solleciti, da parte dello stesso ministero del Lavoro, nel rispondere” su “problematiche di grande rilevanza per i cittadini e per il mondo delle imprese”. Nella lettera segue anche un lungo elenco di richieste di chiarimenti tuttora non arrivati che spaziano dalla legge 104 agli effetti sulle prestazioni a sostegno del reddito per le unioni civili, passando per l’apprendistato stagionale alle agevolazioni per chi non rispetta i contratti collettivi.