“Non c’è nessuna manovra aggiuntiva per l’Italia. Come ha detto molto bene Pier Carlo Padoan, i conti dell’Italia non sono al sicuro, ma allo strasicuro”. Lo ha ribadito ieri a Bruxelles, intervenendo sui conti pubblici nel corso del vertice dei 28 capi di stato, Matteo Renzi. La Commissione Europea ha continuato il presidente del Consiglio – svolge un lavoro costante, ovviamente, di stimolo e di verifica. Lo fa con tutti i Paesi. Da noi ogni volta che c’è una mezza lettera della Commissione, un mezzo richiamo, sembra che sia scattato chissà quale dramma esistenziale. Succede a tutti i Paese. Succede a quelli che hanno un surplus commerciale più alto di quello che dovrebbero: dovrebbe essere al 6%, per alcuni Paesi è più alto. Succede ha aggiunto Renzi – per i Paesi che hanno un deficit più alto: dovrebbe essere al 3%, per l’Italia è più basso e per altri continua a essere più alto. Ma quello che interessa ai cittadini è che assolutamente non c’è nessuna manovra e da quando ci siamo noi, se si fanno le manovre è per ridurre le tasse. L’idea dei politici che, quando non sanno cosa fare, aumentano le tasse in Italia è finita sottolinea ancora il premier – Venticinque miliardi di tagli alla spesa pubblica sono stati fatti, la cosiddetta spending review. Andiamo avanti con molta determinazione e chiarezza, ma come ha già detto oggi Pier Carlo Padoan, non c’è niente di cui aver paura. Quando finalmente l’opinione pubblica italiana imparerà a conoscere le regole europee, come dei richiami che vengono fatti puntualmente a tutti i Paesi, senza considerarli come una dichiarazione di guerra, sarà un fatto positivo. E dal nostro punto di vista ovviamente ha quindi concluso davanti allEurogruppo – sarà un fatto positivo quando finalmente riusciremo a portare in Europa quel senso di urgenza sulle grandi sfide, a partire dall’immigrazione, come elementi chiave del vivere italiano e di quello europeo. Aver regalato il dvd di Fuocoammare è un piccolo segno”.
M.