‘GLI EX AVVERSARI POSSONO DIVENTARE STRETTI ALLEATI’, OBAMA, PRIMO PRESIDENTE USA AD HIROSHIMA, RENDE OMAGGIO ALLE 140MILA VITTIME DELLA BOMBA ATOMICA

    obama-bows-to-emperor_custom-2c2b76d11f8e85547b60526e1a0710a1958a19c9-s900-c85.jpg (900×626)

    “Abbiamo conosciuto l’agonia della guerra. Troviamo adesso il coraggio, insieme, di diffondere la pace e perseguire un mondo senza armi nucleari“. Era da quel maledetto 6 agosto del 1945, quando Hiroshima divenne suo malgrado protagonista della Storia e delle barbarie legate alla guerra (furono oltre 140mila i morti), che un presidente americano non si recava nella città giapponese in visita ufficiale. Oggi la presenza di Obama al Memoriale per la Pace, accanto assieme al premier giapponese Shinzo Abe “per onorare la memoria dei cadutidella Seconda guerra mondiale e riaffermare la comune visione di un mondo libero da armi nucleari”, come ha dichiarato il presidente Usa, ha di fatto cancellato dubbi e ‘antipatie’ che caratterizzavano il rapporto tra America e Giappone. Obama ha depostouna corona al Cenotafio della Fiamma eternache ricorda le vittime prima di pronunciare un breve discorso. Anche se, come già annunciato, non presenterà delle scusea nome del suo Paese, il numero uno della casa Bianca ha dichiarato che ‘userà la visita’, per sottolineare “i pericoli che esistono e la consapevolezza che tutti dobbiamo avere dell’urgenza del tema armi nucleari”. “Una visita – aveva scritto il presidente americano anticipando la sua visita ad Hiroshima – che dimostra come anche gli ex avversari possano diventare stretti alleati. Hiroshima ci ricorda che la guerra qualunque ne sia la causa o i paesi coinvolti, si conclude con sofferenze tremende e perdite, soprattutto per i civili innocenti”. Toccante poi l’abbraccio tra Obama ed un sopravvissuto.

    M.