Lo ha affermato senza mezzi termini, commentando le tre priorità interne all’accordo di ritiro del Regno dall’Unione, come diritti dei cittadini, accordo finanziario e questione irlandese, “alla fine di questa settimana” di negoziati tra le delegazioni dell’Ue e del Regno Unito a meno che non succeda un miracolo, dico che non ci saranno progressi sufficienti”. Ne è convinto Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea, incontrando i media a margine del Digital Summit a Tallinn, in Estonia. El resto gli accordi parlano chiaro: se il Consiglio Europeo (ovvero i 27 all’unanimità), non accerta che nei negoziati sono stati fatti “progressi sufficienti” circa le tre priorità, come spiega il mandato dato a Michel Barnier dai 27, i negoziati con il Regno Unito, non potranno passare alla seconda fase, relativa alla futura relazione tra Ue e Gran Bretagna. Ricordiamo che la prossima riunione del Consiglio Europeo sarà il 19 e 20 ottobre; quella successiva il 14 e 15 dicembre. Intanto ieri, pur ammettendo che qualcosa si è mosso, ha affermato che purtroppo si è ancora “lontani” dall’aver fatto “progressi sufficienti”, aggiungendo che potrebbero occorrere “settimane”, se non “mesi”.
M.