Sempre per mezzo di Amaq, sua agenzia di stampa, il sedicente Stato islamico lascia il suo marchio anche sullefferato atto di violenza verificatosi ieri in Germania. Precisamente su un treno diretto in Baviera, nella tratta che collega Treuchtlingen e Wuerzburg. Intorno alle 22.15 il ragazzo (giunto a marzo in Germania senza i suoi genitori, e come profugo affidato a una famiglia di Ochsenfurt), armato di unascia e di un coltello si è avvenato sui passeggeri gridando lormai classico grido di battaglia jihadista: “Allah Akbar” ferendo 5 persone, 2 delle quali gravemente. “C’era sangue ovunque, sembrava un macello”, ha poi riferito un testimone tra i 14 passeggeri rimasti sotto choc. Freddato dagli agenti, quello che lIs ha definito “un combattente dello Stato Islamico”, nascondeva nella sua stanza una bandiera dipinta a mano dell’Is. Al momento, azzardano dal ministero dell’Interno della Baviera diretto da Joachim Hermann, potrebbe trattarsi del gesto di un lupo solitario. Certo è ancora è troppo presto per dire se l’adolescente era un membro di un gruppo islamico o si era auto-radicalizzato negli ultimi tempi. Saranno le indagini a disegnarne meglio il profilo nei prossimi giorni. Tuttavia, la procura ha ipotizzato che sia stato influenzato dalla notizia della morte diun suo amico lo scorso fine settimana in Afghanistan.
M.