“Voglio dirvi una cosa, tutto questo interesse per il caso Regeni a livello internazionale come Usa e Gran Bretagna tutto ciò indica una sola cosa: siamo di fronte a un complotto. Come se Regeni fosse il primo caso di omicidio in tutto il mondo (…) Francamente all’inizio sentivo pietà nei suoi riguardi: un giovane ucciso, ma adesso basta! Che andasse al diavolo”. Non si è davvero regolata Rania Yassen, conduttrice della tv egiziana Al Ahdath al Youm, che ha pensato bene di abbandonarsi a questo indegno monologo in diretta televisiva. La donna, secondo cui l’Egitto si trova davanti a un complotto internazionale contro il regime del generale egiziano Al-Sisi, ha sottolineato che la procura del Cairo ha avviato unindagine sulle dichiarazioni dellagenzia di stampa internazionale Reuters (che indicava la polizia responsabile del rapimento di Regeni), ha quindi bollato lintera vicenda come “molto irritante”. Rania Yassen ha proseguito il suo folle e vergognoso monologo asserendo: “Quanti sono i casi di omicidio di egiziani e quanti sono i casi di rapimenti o sparizioni in diversi Paesi? Le bande mafiose fanno di tutto in tutto il mondo, in particolare in quei Paesi famosi per simili bande come Italia, Usa e altri paesi dell’America del Sud. Quanti ne sono accaduti di casi simili senza vedere tutto questo clamore? ha aggiunto la giornalista – Come se fosse la prima volta. E’ una cosa molto irritante, ogni giorno si parla dell’argomento. Cosa volete? Anche noi abbiamo un giovane egiziano sparito in Italia. Non dico che stiamo zitti, ma non abbiamo fatto tutto il casino che fate voi. Poi, come se non bastasse, la chiusa capolavoro: Non rompete, siamo stufi di voi”.
M.