‘DOBBIAMO ASSICURARCI CHE IL REGNO UNITO ONORERÀ TUTTI GLI IMPEGNI E I DEBITI CONTRATTI IN QUANTO STATO MEMBRO’, AFFERMA IL PREMIER DONALD TUSK COMMENTANDO LA BREXIT

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    “I negoziati che andiamo ad iniziare saranno complessie a volte ci saranno delle divergenze. Non c’è modo di evitarlo. Mala Ue non avrà un approccio punitivo. LaBrexitè già abbastanza punitiva da sé”. Nell’ambito di un incontro con i media a malta, Donald Tusk, presidente del Consiglio Europeo,è tornato a commentare l’avvio delle trattative per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. “Dopo essere stati uniti per oltre 40 anni – ha aggiunto Tusk – lo dobbiamo a noi stessi di fare il possibile per far sì che questo divorzio vada il più liscio possibile. In questo momento il nostro dovere sia quello di minimizzare l’incertezza e i disagi causati dalla decisione del Regno Unito di ritirarsi dall’Ue ai cittadini, alle imprese e ai Paesi membri. Come ho già detto, in sostanza si tratta di limitare i danni”. Quindi il presidente del Consiglio Europeo ha tenuto a ribadire che i britannici dovranno comunque onorare tutti gli impegni finanziari presi (Londra dovrebbe alle casse Ue 60 miliardi di euro), in qualità di membro dell’Unione Europea: “Dobbiamo anche assicurarci che il Regno Unito onorerà tutti gli impegni e i debiti contratti in quanto Stato membro. Si tratta semplicemente di rendere giustizia a tutta quella gente, quegli agricoltori, scienziati cui noi, i 28, abbiamo promesso e dobbiamo del denaro”. Poi, illustrando le linee guida che seguiranno le trattative, Tusk ha indicato quattro punti o principi fondamentali: tenere sotto controllo il rischio di danni che l’uscita di Londra potrebbe comportare per i nostri cittadini, le nostre imprese, gli Stati membri. “Dobbiamo pensare prima di tutto alle persone (stranieri compresi). Poi, dobbiamo prevenire un vuoto legale per le nostre imprese che derivi dal fatto che dopo la Brexit le leggi europee non si applicheranno più al Regno Unito. Quindi, dovremo assicurarci che Londra onori gli impegni finanziariassunti come Stato membro. Infine, cercheremo soluzioni flessibili e creative destinate ad evitare un confine rigido tra Irlanda e Irlanda del Nord. E’ di cruciale importanza sostenere il processo di pace in Irlanda del Nord”. Tuski, che prima del vertice europeo del 29 aprile sarà a Londra per incontrare la premier britannica Theresa May, ha infine tenuto a precisare che “non ci saranno negoziati paralleli sui termini del divorzio e contemporaneamente sull’accordo commerciale. Questo è il mio primo divorzio – ha quindi concluso – e spero che sia l’unico”.

    M.