Onestamente, già da prima la vaga idea di democrazia che imperava in Turchia suscitava diverse perplessità alla comunità internazionale, ora, quanto sta accadendo in conseguenza del fallito golpe, preoccupa ancora di più. Mentre infuria la polemica sulleventuale condanna a morte dei golpisti (scelta che sbarrerebbe ai turchi le porte della Ue), oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato l’intenzione di avviare progetti per la costruzione di caserme in piazza Taksim a Istanbul. ’’Se Dio vuole, come prima cosa costruiremo caserme a Taksim. Che lo vogliano o no’’, ha annunciato ai suoi sostenitori il presidente, che ha spiegato di intendere le nuove caserme come una sorta di museo cittadino. Inoltre, nei piani di Erdogan, la chiusura dello storico Centro culturale di Ataturk, che verrà rimpiazzato dal primo teatro dell’opera a piazza Taksim. In ultimo, anche la realizzazione di una nuova moschea. Piazza Taksim e il Gezi park sono stati a lungo stati considerati i simboli della laicità in Turchia e quando, nel 2013, lo stesso presidente annunciò le intenzioni di radere al suolo lo spazio verde del Gezi Park per costruire un centro commerciale e per altri progetti edilizi, immediatamente montò la protesta anti governativa che nel giugno del 2013 investì il Paese dopo l’annuncio dello stesso Erdogan. Il presidente turco ha anche annunciato che domani si riunirà il Consiglio per la sicurezza nazionale che ’’annuncerà una decisione importante”.
M.