‘CONTINUO A SPINGERE L’ACCELERATORE SULL’HAUTE COUTURE BISOGNA ANCHE EDUCARE I GIOVANI AL BELLO’, BALESTRA PRESENTA LA NUOVA COLLEZIONE: ‘A ROMA L’ALTA MODA SONO IO’

C’è grande attesa nell’ambiente nella moda per l’evento nel suo atelier di viale Cola di Rienzo, dove presenterà in anteprima ‘Princess Collection’, nell’ambito della sua collezione per l’autunno-inverno 2017-2018, 30 capi intitolati ad e nero, generosi di trasparenze. Ed è raggiante Renato Balestra, decano fra gli stilisti che ancora esercitano la loro prestigiosa creatività nella capitale. “L’alta moda sono io – esordisce Balestra sorridendo – Lo dico con grande rammarico e un po’ di rimpianto. A Roma sono ormai solo io a fare alta moda. Sono molto contento, ma mi sento il Don Chisciotte dell’haute couture. Avrei preferito essere l’ultimo dei primi – confida lo stilista – piuttosto che il primo degli ultimi. Ma forse questo è il mio destino. Con entusiasmo, continuo ad andare avanti. Era tanto tempo che non facevo il nero in contrasto e in controtendenza con i rutilanti colori che si trovano nel pret-a-porter e nell’alta moda. Era giusto ritornare a qualcosa di più incisivo. Ho rispolverato il nero assoluto”. Commentando poi il percorso dell’alta moda, lo stilista triestino ma romano d’adozione spiega, “continuo a spingere l’acceleratore sull’haute couture in controtendenza con chi, per esempio, fa sfilare le mannequin con calzini corti a righe. Sono assolutamente convinto che bisogna anche educare i giovani al bello. Penso ci sia una sorta di sbandamento generazionale. Siamo a un punto di non ritorno. Il nudo estremo – tiene poi a puntualizzare, commentando con distacco l’aspetto scenografico e ‘l’effettaccio’ sempre più spesso ricercato da alcuni suoi colleghi – non è elegante, non è intrigante, non è chic. Meglio intravedere che mostrare. Però tra i giovani oggi penso ci sia voglia di ricercatezza”. Ed a proposito degli stilisti emergenti, il decano ha qualcosa da dire: “Molti stilisti emergenti si stanno avvicinando alla moda – ha concluso – ma attenzione, non è solo questione di desideri e sogni da realizzare. Conta la volontà ma soprattutto il talento e la manualità”.
M.