‘BISOGNA TRASGREDIRE IL TABÙ DELLA MORTE. DOPO LE VIGNETTE SULL’ATTENTATO IN BELGIO NON PROTESTÒ NESSUN ITALIANO’ DICE IL DIRETTORE DI CHARLIE HEBDO

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    Incalzato dai cronisti di France Inter sulla pioggia di critiche seguite alla vignetta sul terremoto di Amatrice, Riss, direttore della pubblicazione satirica ha spiegato laconicamente che qualche volta bisogna “trasgredire il tabù della morte“. E le vittime del sisma – descritte come “penne al pomodoro”, “penne gratinate” e “lasagne” – è “per noi un disegno di humor nero come ne abbiamo fatti in passato, non ha niente di straordinario”. E Riss fa riferimento agli attentati in Belgio, le cui vignette seguenti pubblicate da ‘Charlie’ suscitarono altrettante polemiche per le vignette “ma nessun italiano ha protestato”. In particolare poi, il direttore di Charlie Hebdo se l’è presa poi con i social, dove in seguito alla vignetta sul terremoto sono apparse molte reazioni ostili al suo giornale. “C’è un clamore completamente sproporzionato sui social”, ha affermato Riss, parlando di “cretinosfera” e “ospedale psichiatrico a cielo aperto”. Mah… che dire?

    M.