Una risposta scontata, deducibile dal tono con cui aveva commentato la decisione del Congresso Usa in cui, nei giorni scorsi, sono state rinnovate le sanzioni contro lIran. Sanzione che lui, il presidente iraniano Hassan Rohani, aveva definito come una “violazione” dell’accordo sul nucleare firmato a luglio dello scorso anno. In realtà gli Usa hanno sospeso le sanzioni nei confronti di Teheran legate al nucleare, a seguito dell’intesa siglata con il gruppo 5+1. Differentemente, quelle rinnovate di recente dal Congresso si riferiscono al mancato rispetto – secondo Washington – da parte dell’Iran dei diritti umani, al suo sostegno al “terrorismo” e allo sviluppo del suo programma di missili balistici. Ad ogni modo però, ha riferito la tv di stato, oggi il numero uno di Teheran ha ordinato al capo dell’Organizzazione per l’Energia Atomica della Repubblica islamica, Ali Akbar Salehi, di avviare un progetto per la realizzazione di sottomarini a propulsione nucleare. Come ha riportato lautorevole emittente televisiva, il presidente ha chiesto a Salehi di “pianificare la progettazione e la produzione di motori a propulsione nucleare per il trasporto marittimo”. Tornando al rinnovo delle sanzioni deciso dal congresso Usa, cè però da sottolineare che per diventare definitivo, il rinnovo delle sanzioni necessita della firma del presidente. E visto che Trump ha chiamato a dirigere la Difesa lex pluridecorato generale Mattis, notoriamente avverso alla politica iraniana, cè da prevedere ancora un duro botta e risposta fra i due paesi.
M.