“Roma Capitale ha presentato ricorso al Tar per chiedere l’annullamento della delibera che istituisce il ’Parco archeologico del Colosseo’. La delibera potrebbe cambiare radicalmente le modalità di gestione del patrimonio culturale archeologico di Roma e l’amministrazione capitolina”. Il sindaco Raggi ha reso noto quanto deciso nellAula Giulio Cesare, sottolineando che “il ’Parco’ dovrebbe gestire l’area dei Fori del Colosseo creando una zona di seria A e zone di serie B. Per me tutto questo è inaccettabile. Con questo decreto va ad essere definito il ruolo che, non ci convince affatto, tra Roma Capitale e il governo ha quindi aggiunto il primo cittadino – Il governo sembra che voglia gestire in totale autonomia e senza alcuna concertazione con l’amministrazione il patrimonio locale. Una modalità che non ci convince e che per noi è inaccettabile. Non possiamo accettare che dall’alto vengano calate delle scelte su questa città e senza consultare la città ha osservato ancora Virginia Raggi – E poi dal ministro ci siamo andati anche più volte. Questo modo di concepire il governo, questo modo con cui, in silenzio si vogliono prendere delle decisioni che coinvolgono altri enti non è una modalità corretta. Vogliamo dire no, vogliamo dire basta alle logiche che hanno governato la nostra città. Abbiamo deciso di far sentire la nostra voce per combattere logiche mercantilistiche dove tutto è in vendita. Continueremo a tenere alta la guardia dinanzi a quello che sta accadendo – ha promesso la Raggi – è inaccettabile che si prendano decisioni sulla pelle dei cittadini passando sopra gli enti locali. Lo ripeto, decisioni che probabilmente favoriscono interessi economici e non interessi della città”. Una delibera che ha stupito il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il quale ha subito commentato attraverso Twitter: “Incredibile: Virginia Raggi impugna al Tar la scelta di dare al Colosseo vera autonomia e direttore scelto con selezione internazionale!”.
M.