Forse, dopo decenni di polemiche, contraddizioni e carte bollate, sul versamento marino della Capitale qualcosa potrebbe finalmente cambiare. Tra i progetti ai quali starebbe infatti lavorando lamministrazione M5s, sono allesame diverse soluzioni da adottare per restituire ai bagnanti lidensi il libero accesso alla spiaggia. In particolare, si pensa di abbattere il lungomuro di Ostia e riconvertire così gli stabilimenti balneari. Mai piùcemento e vecchie cabine sedimentate da decennali mani di vernice. Una sorta di mission impossible, visti i ripetuti fallimenti delle precedenti amministrazioni, i cui propositi resturativi si sono sempre puntualmente arenati. Lo stesso sindaco marino, nel 2014, era riuscito soltanto ad aprire due varchi d’accesso dal pontile, buttando giù recinzioni e barriere che, oltretutto, ostacolavano la vista del mare. Stavolta cè una volontà comune, spiega Paolo Ferrara, capogruppo capitolino M5S, che sta lavorando al progetto in collaborazione con il commissario prefettizio del X Municipio, Domenico Vulpiani: “Noi vogliamo abbattere il cemento e ripristinare il rispetto della legalità per dare un nuovo aspetto al lungomare di Ostia – spiega Ferrara – Stiamo lavorando al progetto di riqualificazione del litorale in collaborazione con il commissario prefettizio Vulpiani, che ringrazio per l’impulso importante che sta dando con il suo lavoro alla realizzazione di un obiettivo comune. Il progetto si sta già delineando:la nostra intenzione è abbattere il lungomuro e riconvertire gli stabilimenti, eliminando cemento e strutture leggere e rimovibili. Nelle grandi capitali europee hanno adottato modelli nuovi, a Ostia c’è un modello vecchio che non funziona: non è possibile che la gente non possa vedere il mare”. Anche sulla tempistica, il capogruppo M5S embra avere le idee chiare, spiegando che il progetto potrebbe arrivare in Aula già ad aprile: “Se tutto procede come deve, credo che in primavera potremo votare in Assemblea Capitolina un documento con le linee guida dell’intervento”.
M.