“Trovo la decisione dell’Unesco incomprensibile e sbagliata. Non si può continuare con queste mozioni, una volta all’Onu una volta all’Unesco, finalizzate ad attaccare Israele. Credo sia davvero allucinante e ho chiesto di smetterla con queste posizioni, e se c’è da rompere su questo l’Unità europea, che si rompa pure. Ho espressamente chiesto ai diplomatici che si occupano di queste cose di uscire da queste cose”. Non è andata giù a Matteo Renzi la controversa risoluzione dell’Unesco su Israele, e così, facendosi portavoce del pensiero di molti altri italiani ha commentato queste che, a suo dire, “è una vicenda che mi sembra allucinante: ho chiesto al ministro Esteri di vederci subito al mio ritorno a Roma”. Un presa di posizione coraggiosa – quella del premier, per la quale Israele si congratula: “Ci congratuliamo vivamente con il governo italiano e con il premier Renzi ha riferito all’Adnkronos Emanuel Nahshon, portavoce del ministero degli Esteri israeliano – per le sue dichiarazioni coraggiose. Spero che altri Paesi in Europa e nel mondo seguano il suo esempio”. Dichiarazioni, quelle del presidente del Consiglio italiano, però prontamente condannate dall esponente del comitato esecutivo del movimento palestinese Fatah, Nabil Shaath, che ha definito “Inaccettabili e spiacevoli” le parole di Renzi. “Rifiutiamo queste dichiarazioni – ha detto Shaath ad Aki-Adnkronos International – e le consideriamo inaccetabili e contrarie alla politica europea e anche alla posizione italiana, che appoggia da sempre il processo palestinese. Sono veramente dichiarazioni spiacevoli. Riteniamo che non bisogna essere contro le decisioni dell’Unesco, ma renderle utili e costruire su di queste. Auspichiamo che gli amici in Italia non cadano nel tranello israeliano, che vuole cambiare la storia per giustificare gli insediamenti e rendere ebraica Gerusalemme, ai danni dei suoi abitanti palestinesi, sia musulmani che cristiani. Questa decisione dell’Unesco – ha poi aggiunto il dirigente palestinese – cerca di rimettere la situazione al suo stato naturale e bisogna guardarla in questa prospettiva. Israele, isolato a livello internazionale, cerca di fare pressione su alcuni Paesi europei per giustificare la sua occupazione dei Territori palestinesi e la sua continua violazione ai danni dei palestinesi, agendo a favore dei coloni estremisti che controllano il governo israeliano”.
M.