‘SE NON INTERVENGONO ADEGUATE POLITICHE DI SUPPORTO, IL SETTORE DELL’EDILIZIA NEL 2017 SI AVVIA AL DECIMO ANNO DI CRISI’: LE PREOCCUPAZIONI DELL’ANCE

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    Il settore dell’edilizia continua a stagnare in una condizione di preoccupante e pericolosa crisi ormai decennale. L’Ance, presentando l’osservatorio congiunturale del settore, denuncia che senza opportune politiche per il settore, anche il 2017 rischia di evidenziare una nuova flessione dei livelli produttivi dell’1,2% in termini reali su base annua, con una riduzione del 3,6% delle opere pubbliche, del 3% della nuova edilizia residenziale e dello 0,2% nel comparto delle ristrutturazioni. Tra le priorità su cui intervenire, l’Ance pensa a un periodo transitorio del nuovo codice degli appalti, dalla messa a regime degli incentivi potenziati per la ristrutturazione di edilizia e per la riqualificazione energetica; da norme finalizzate a favorire interventi “sostituzione edilizia”, che implicano la demolizione e ricostruzione dell’esistente, anche un incrementi volumetrici, le agevolazioni per la permuta tra vecchi edifici e immobili con caratteristiche energetiche completamente rinnovate. Altra richiesta avanzata dall’Ance è quella dellaproroga, per un ulteriore triennio, della detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva dovuta sull’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B,introdotta dalla legge di Stabilità 2026 e in scadenza al 31 dicembre 2016. Di contro, l’anno che verrà, il 2017, lascia prevedere una crescita dei livelli produttivi dell’1,1% in termini reali su base annua. Si osserverebbe, indica l’associazione, una crescita dello 0,5% rispetto al 2016 per gli investimenti in opere pubbliche, un ulteriore aumento del’1,7% per gli investimenti in manutenzione straordinaria e un incremento per gli investimenti in nuove abitazioni dell’1,8%.

    M.