‘L’AUTODIFESA È UNA SCELTA SBAGLIATA’, BUTTAFUOCO ED ABBATE PRESENTANO IL LORO LIBRO ’ARMATEVI E MORITE’

    “E’ un libro realista, che vuole guardare in faccia la realtà, che vuole aprire gli occhi rispetto a una strada che provano a farci imboccare,. Non contestiamo in punta di ideologia questa ’logica’, ma di lucida osservazione della realtà: armare il cittadino e farlo diventare il poliziotto di se stesso è anzitutto un’incredibile calata di braghe da parte dello Stato: in un Paese civile è lo Stato che ha il monopolio delle armi e della sicurezza”. Così Carmelo Abbate all’agenzia di stampa Adnkronos, anticipando ’Armatevi e morite’ (edito Sperling & Kupfer), scritto a quattro amni con Pietrangelo Buttafuoco. Un libro che, ripercorrendo la drammatica casistica di incidenti derivati dal gran numero di armi in circolazione negli Stati Uniti, analizza le conseguenze che potrebbe comportare la scelta del governo (sulla scia allarmista seminata dalla Lega), di consentire l’autodifesa ai cittadini. “Anche io in certe situazioni ho paura”, spiega Abbate. “La sicurezza è come la Sanità, quella fornita dallo Stato funziona male ma di certo i cittadini non si organizzano un ospedale in casa e chiedono invece che lo Stato faccia bene la sua parte. Ecco, per la sicurezza l’atteggiamento deve essere lo stesso”. Come tengono a sottolineare i due giornalisti-scrittori, in America circolano 88,8 armi da fuoco ogni 100 persone, parliamo di un numero di armi 25 volte più della media dei paesi Ocse. Ma evidentemente non serve a nulla in quanto, pensando ai 12mila morti del 2012,gli States vantano il triste primato negli omicidi. Di contro, in un altro paese moderno e tecnologico come il Giappone, a fronte di 0,6 armi da fuoco ogni 100 abitanti, sempre nel 2008, gli omicidi registrati sono stati appena 11. Annunciando oggi dalle pagine de ‘Il Fatto Quotidiano’ l’uscita del libro, Buttafuoco e Abbate, rivolgono una sorta di ‘messaggio’ a Matteo Salvini, dove espongono i loro concetti contro la ‘difesa fai da te’.
    M.