“Crediamo nel centrosinistra e stiamo lavorando per uno innovativo e capace di unire tutte le diverse anime anche perché da solo il Pd non è autonomo”. Ha le idee chiare Giuliano Pisapia, fondatore di Campo progressista, che intervenendo da Milano (di cui è stato sindaco), dai microfoni di Radio Popolare tiene a sottolineare: “Matteo Renzi faccia le primarie se davvero vuole la coalizione di centrosinistra, poi vediamo chi le vince”. Perché secondo Pisapia questo à lunico modo per avere una coalizione “ampia e unita, che possa governare in futuro, ma ci vuole una discontinuità importante da parte del Pd rispetto a quanto fatto fino ad ora. Ci sono leggi già approvate da un ramo del Parlamento, anziché fare accordi con Forza Italia, M5S e la Lega sulla legge elettorale prendiamoci un impegno di fare un percorso comune per fare approvare leggi come lo ius soli, il reato di tortura, disuguaglianze, codice antimafia”, afferma poi lex sindaco di Milano rivolgendosi ad Emanuele Fiano, a Enrico Rossi – presidente della Regione Toscana e fondatore di Articolo Uno-Mdp – e a Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana. “Sono cose concrete e prendiamoci l’impegno di fare un discorso comune. Queste sono le priorità per il Parlamento per i prossimi sei mesi e poi si va a elezioni. Il confronto e il dialogo sono utili, ma poi serve la capacità di fare le cose. Dopodomani la capogruppo del Senato fissi il calendario e vediamo chi ci sta, servirà anche per il futuro per vedere chi va a sinistra e chi invece va a destra”. E Fiano ci sta e manda a dire che se Pisapia convince sia Rossi che Fratoianni, “Sono d’accordo, ma la somma dei nostri voti non fa l’approvazione di una legge, c’è anche la matematica”.
M.
