‘I RISULTATI RAGGIUNTI POSSONO ESSERE CONSIDERATI PIÙ CHE SODDISFACENTI’, PADOAN NEL RAPPORTO PER BRUXELLES SUI FATTORI RILEVANTI ALL’INTERNO DEL DEBITO PUBBLICO

    cbd54f_9b64accf7bfb44d7a3ff14a8d7d02d35~mv2.jpg (2000×1000)

    “I risultati raggiunti possono essere considerati più che soddisfacenti”, è quanto affermato da Pier Carlo Padoan nel ’Rapporto sui fattori rilevanti’ che influenzano la dinamica del debito pubblico italiano, trasmesso oggi alla Commissione europea. Attraverso la lettera di accompagnamento al Rapporto inviata a Bruxelles, il ministro dell’Economia sottolinea le misure politiche del Paese nell’ambito dell’economia, atte  a colmare questo eventuale gap. Come spiega Padoan, nella fase di pianificazione della politica economica di medio periodo, guardando al Def, il governo prenderà inoltre “provvedimenti di contrasto all’evasione fiscale in continuità con quelli già adottati nel recente passato, estendendone la portata, e di riduzione della spesa, anche grazie alla nuova modalità di costruzione del bilancio dello Stato entrata in vigore con la riforma completata nel 2016. Il pil dell’Italia nel 2016 probabilmente sarà superiore allo 0,8% stimato dal governo”, osserva nella lettera il ministro italiano, aggiungendo che “il governo intende continuare sulla strada di un consolidamento dei conti pubblici e delle riforme strutturali. Un ritmo di aggiustamento eccessivamente accelerato colpirebbe l’economia in un momento di accresciuta incertezza politica ed economica a livello globale”. “Lo sforzo di aggiustamento – spiega ancora il ministro – includerà misure come l’imposizione indiretta, le accise e ulteriori miglioramenti delle politiche adottate recentemente, con risultati soddisfacenti, per il recupero dell’imponibile. Il governo sta pianificando di adottare le misure necessarie come parte di una strategia più complessiva che sarà dettagliata nel prossimo Documento di economia e Finanza. L’ammontare complessivo degli sforzi strutturali per andare avanti verso l’obiettivo di medio termine – afferma Padoan – sarà costituito per circa un quarto dai tagli alla spesa e per il resto da aumenti di entrate”. E in tal senso, le misure sul fronte della spesa,”seguono i significativi progressi nel controllo della spesa negli ultimi anni e saranno ulteriormente inseriti in una più completa strategia di spending review nella prossima sessione di bilancio, grazie alla riforma del bilancio recentemente approvata. Allo stato attuale non si può stimare con esattezza l’impatto dei recenti terremoti sulle finanze pubbliche ma sarà molto probabilmente molto superiore a 1 miliardo di euro già nel 2017” e “per mobilitare queste risorse sarà creato un fondo apposito”.