‘DEVI MANTENERE LA PROMESSA E FARTI DA PARTE. HAI LASCIATO UN DISASTRO NEL PAESE, MORALE, ECONOMICO E ISTITUZIONALE’, DURA REQUISITORIA DI GRILLO NEI CONFRONTI DI RENZI

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    “Mantieni la promessa, fatti da parte, accetta uno di quei lavori che dici che ti abbiano offerto. Noi vogliamo andare al voto subito, con una legge elettorale che abbia il vaglio della Consulta che si esprimerà il 24 gennaio. Tu vuoi aprire il mercato delle vacche e allungare il brodo per discussioni infinite sulla legge elettorale? Risparmiarcelo. #RenziFattiDaParte. L’hai detto tu: ma non dovevamo vederci più?”. Non ha perso tempo Beppe Grillo il quale, appreso che ieri nel corso dell’assemblea del Pd Matteo Renzi ha espresso l’intenzione di voler ripercorrere la strada del Mattarellum, oggi lo invita a farsi da parte: “Ancora tu – scrive il leader M5s – oggi da segretario del Pd a dire cosa deve fare il Parlamento per la legge elettorale. Tu che hai lasciato un disastro nel Paese, morale, economico e istituzionale. Hai fiaccato moralmente e spaccato in due il Paese sul tema della Costituzione proponendo una riforma che nessun italiano aveva dato mandato di fare a te, non eletto. Hai lasciato un disastro economico con il record assoluto di poveri, un’ecatombe di imprese e un aumento di tasse che neppure Monti ci aveva spremuto così tanto – prosegue Grillo – Hai sfasciato l’assetto istituzionale lasciandoci senza una legge elettorale pronta all’uso perché hai pensato solo ai fatti tuoi. Ci hai lasciato il governo più odiato degli ultimi 70 anni con un ministro degli esteri che stenta a parlare inglese, un ministro dell’istruzione che non ha neppure il diploma e dice di avere una laurea. Un sottosegretario, di fatto vicepremier, che come te – continua Grillo – aveva promesso di andarsene e invece è lì incollata alla poltrona: Maria Elena Bostik. Ancora tu. Avevi promesso di lasciare la politica e invece hai messo lì come tuo avatar Gentiloni e sei sempre segretario dal Pd a insultare il MoVimento 5 Stelle e gli italiani. Ti permetti di dire che diciamo bugie, tu che hai sventolato davanti agli italiani una scheda elettorale del Senato falsa per convincerli che avrebbero votato i senatori con la tua riforma, quando sapevi che non era vero. Ti permetti di dire che la più grande forza politica del Paese, nata senza soldi e che rifiuta milioni di rimborsi elettorali, è un’azienda, tu che hai un partito che è una banca (chiedere per info ai piccoli azionisti MPS). Hai perso perché sei bugiardo e gli italiani lo sanno – conclude quindi il leader m5s nella sua requisitoria – Non hai avuto neppure l’accortezza di fare un bagno di umiltà. Ti sei ripresentato al popolo con l’arroganza di sempre”.

    M.