‘DEVE DIMETTERSI DAL COPASIR’, DURE PROTESTE DI GASPARRI (FI) ED ESPOSITO (PD) NEI CONFRONTI DI TOFALO (M5S), CHE TRAMITE FB REPLICA: ‘CONTINUO A LAVORARE DURAMENTE’

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    “È compatibile con ciò che si legge sui giornali la presenza nel Copasir del deputato grillino Angelo Tofalo? I membri del Copasir hanno accesso a documentazioni riservate e svolgono la delicata funzione di controllo sui nostri Servizi segreti. Si legge che Tofalo avrebbe frequentato Annamaria Fontana, la donna ora in carcere insieme al marito perché implicati in un traffico internazionale di armi”. E’ quanto afferma e domanda Maurizio Gasparri (FI), vicepresidente del Senato. “Lo stesso Tofalo – spiega Gasparri – aveva poi in animo di organizzare un convegno alla presenza di Di Maio e Di Battista con pericolosi esponenti del mondo islamico libico, tra cui il leader Khalifa Ghwell. Insomma, io credo che l’appartenenza al Copasir debba imporre dei requisiti di serietà e credibilità che in questo caso sono tutti da verificare. Riteniamo che dovrebbe essere lo stesso Tofalo ad astenersi dal partecipare alle riunioni del Copasir fino a quando queste vicende non saranno chiarite. In ogni caso – aggiunge l’esponente azzurro – mi rivolgo pubblicamente al presidente del Comitato, Giacomo Stucchi, e ai presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, che non possono ignorare questa gravissima circostanza. Faccio poi appello ai responsabili dei Servizi di sicurezza e delle Forze di polizia – prosegue il vicepresidente del Senato – che hanno costanti rapporti con il Copasir e allo stesso Presidente del Consiglio perché tengano conto di questa circostanza. Il caso Tofalo rischia di paralizzare il Copasir e di rendere pericolosa la circolazione di notizie riservate. Chiedo anche di sapere a quali argomenti abbia avuto accesso Tofalo. È in gioco la sicurezza nazionale in tempo di terrorismo. E la politica, soprattutto in questi ambiti, non può essere un gioco per grillini”. Una vicenda quella legata a Tofalo, sulla quale è intervenuto  anche il senatore del PdStefano Esposito: “Tofalo ha ammesso di aver incontrato il premier golpista libico. È ancora al Copasir? Ancora non si è dimesso? È lui ad aver ricevuto informazioni dal golpista o magari il contrario, il golpista che gli ha estorto informazioni riservate che lui ha in quanto membro Copasir? Su questo quando farà un post Beppe Grillo? – aggiunge l’esponente dem – Al convegno col golpista che Tofalo dice di aver voluto organizzare dovevano andare anche Di Maio e Di Battista: non hanno nulla da dire?”. Perplessità e polemiche alle quali, a breve giro Angelo Tofalo ha replicato con un lungo post su Facebook entrando nel merito dell’inchiesta della Procura di Napoli sul traffico d’armi, che lo ha visto presentarsi spontaneamente davanti a magistrati per spiegare i suoi rapporti con Fontana, una degli arrestati. “Sapevamo fin dal primo giorno che non sarebbe stato facile. Quando con onestà e competenza combatti il marcio del sistema, il sistema stesso reagisce violentemente contro di te – scrive Tofalo – Hanno attaccato mediaticamente molti miei colleghi e questa volta è toccato a me. Mi sto adoperando, nell’esercizio delle mie funzioni parlamentari e nell’esclusivo interesse della Nazione, per facilitare dialoghi internazionali per la pace, e mi sveglio con il mio nome su tutti i quotidiani. Questi sono momenti utili a misurare il grado di onestà intellettuale di chi ti circonda. Operare – spiega ancora il grillino – sempre la scelta più giusta è difficile, bisogna credere fermamente nelle proprie potenzialità e in quelle di chi ci accompagna nel viaggio. Se non vuoi vivere situazioni scomode si può, basta fare scelte facili come girarsi dall’altro lato. Il premio però, se decidi di resistere, è un’armatura indistruttibile. Continuo a lavorare duramente perché ci credo come il primo giorno. Sono molto tranquillo e ringrazio le innumerevoli persone, moltissimi attivisti, che mi hanno contattato in queste ore dandomi il loro sostegno. Ringrazio in particolare – conclude – quei parlamentari di altre forze politiche che hanno preferito esprimermi parole di solidarietà anziché lucrare su questi articoli suggestivi e fantasiosi”.